Parrocchie di Bastia - Carbonara - Rovolon 

"Collaborazione Pastorale Colli ovest" 

ORARI UFFICIO PARROCCHIALE

I volontari delle parrocchie dell'U.P. per contabilità, certificati, ordinazioni Sante Messe per i defunti e altre richieste sono disponibili:

Lunedì, Mercoledì, Sabato
dalle ore 9.30 alle 12.00

Per altri appuntamenti chiamare al numero 049-9910018


   Maria e Bernardette: unite da Dio per il bene
                                dell'umanità

Bernadette Soubirous, una ragazzina di Lourdes, riferì di aver assistito a ben diciotto apparizioni (tra l'11 febbraio e il 16 luglio 1858) di una "bella signora" in una grotta poco distante dal piccolo sobborgo di Massabielle. Dirà così: "Io scorsi una signora vestita di bianco. Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu ed una rosa gialla sui piedi". Ma, di queste diciotto apparizioni, una delle più importanti, rimane quella del 25 marzo 1858, la sedicesima. Questa volta, "la bella signora" rispose alla domanda della piccola contadina, che le aveva chiesto esplicitamente chi fosse: "Lei, allora, alzò gli occhi al cielo, unendo, in segno di preghiera, le Sue mani che erano tese e aperte verso la Terra, e mi disse: Io sono l'Immacolata Concezione". Le disse in dialetto, quello del territorio, l'unica lingua che la contadina riesce a comprendere, "Que soy era Immaculada Councepciou". Bisogna premettere che la piccola Bernadette Soubirous, non sapeva neanche lei cosa volessero dire quelle parole, che potevano – certo – rimanere incomprensibili a una bambina che non aveva neanche frequentato il catechismo e che, anche se così fosse stato, era nell'impossibilità di entrare in un mistero così profondo, di "alta teologia", come quello della concezione immacolata. Eppure, furono proprio quelle parole a colpirla così tanto che rimasero impresse nella sua memoria durante tutto il tragitto verso l'abitazione del parroco. Doveva riferirle assolutamente a lui. Doveva riferire quello che aveva visto e sentito, lì, in quella grotta che sarebbe poi divenuta poi uno dei santuari più frequentati del mondo. Il parroco Peyramale, fu subito sorpreso da tale espressione, tanto che fu proprio questa a dissipare ogni dubbio sulla veridicità della testimonianza di Bernadette. Nel marzo precedente, proprio di quell'anno, papa Pio IX aveva promulgato il dogma dell'Immacolata Concezione. Confermate autentiche le parole di Bernardette, è stata la Vergine stessa a confermare il dogma promulgato poco prima. E tutti inizio da lì… in una grotta di un paesino sperduto della Francia.

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                AVVENTO: tempo per rialzarsi

Con la prima Domenica d'Avvento ha inizio l'Anno Liturgico, ovvero un nuovo cammino della Chiesa che ha come meta Gesù. É un percorso che si rinnova ogni anno e, per dirlo con le parole di Papa Francesco, "non è mai concluso" perché "nella vita di ognuno di noi c'è sempre bisogno di ripartire, di rialzarsi, di ritrovare il senso della meta della propria esistenza". In questo tempo, la liturgia ci invita a fissare l'orizzonte verso cui tutti i credenti si dirigono, cioè quello della speranza, "una speranza che non delude perché è fondata sulla Parola di Dio". Questo tempo liturgico è caratterizzato dalla costante presenza della Vergine Maria. Quello che più colpisce è il silenzio che avvolge il momento in cui Dio si fece uomo. "E' un avvenimento che (disse Papa Ratzinger commentando la festa dell'Immacolata) se accadesse ai nostri tempi, non lascerebbe traccia nei giornali e nelle riviste, perché è un mistero che accade nel silenzio. Maria, quel giorno in cui ricevette l'annuncio dell'Angelo Gabriele, era tutta raccolta e al tempo stesso aperta all'ascolto di Dio". La presenza della Solennità dell'Immacolata Concezione nel cuore di questo tempo forte fa parte del mistero che l'Avvento celebra: Maria è il segno dell'umanità redenta dal figlio Gesù.

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                INDULGENZA PER I DEFUNTI
Dal mezzogiorno del 1° novembre e per tutto il 2 novembre, si può ottenere l'Indulgenza plenaria per i defunti secondo le indicazioni della Chiesa: Confessione e Comunione, visita ad una chiesa o oratorio, recita del Padre Nostro, del Credo e di una preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre.

                   PREGHIERA PER I NONNI

Signore Gesù, tu sei nato dalla Vergine Maria, figlia di San Gioacchino e Sant'Anna. Guarda con amore ai nonni di tutto il mondo. Proteggili: sono fonte di arricchimento per le famiglie, per la chiesa e per tutta la società. Sostienili: anche nella vecchiaia continuino a essere per le loro famiglie pilastri robusti di fede evangelica, custodi dei nobili ideali della famiglia, tesori viventi di solide tradizioni religiose. Fa' che siano maestri di sapienza e di valori, che trasmettano alle generazioni future i frutti della loro matura esperienza umana e spirituale. Signore Gesù, aiuta le famiglie e la società a valorizzare la presenza e il ruolo dei nonni. Mai siano ignorati o esclusi, ma incontrino sempre rispetto e amore. Aiutali a vivere serenamente e a sentirsi accolti per tutti gli anni della vita che tu loro concedi. Maria, Madre di tutti i viventi, proteggi sempre i nonni, accompagnali nel loro pellegrinaggio terreno, e con la tua preghiera fa' che tutte le famiglie si riuniscano un giorno nella patria celeste, dove tu attendi tutta l'umanità per il grande abbraccio della vita senza fine. Amen.

(♱ Papa Benedetto XVI)

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        ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE

+ Dal Vangelo di Luca (Gv 3,13-17)
In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

L'esaltazione della santa Croce ci fa conoscere un aspetto del suo cuore che solo Dio stesso poteva rivelarci: la ferita provocata dal peccato e dall'ingratitudine dell'uomo diventa fonte, non solo di una sovrabbondanza d'amore, ma anche di una nuova creazione nella gloria. Attraverso la follia della Croce, lo scandalo della sofferenza può diventare sapienza, e la gloria promessa a Gesù può essere condivisa da tutti coloro che desideravano seguirlo. La morte, la malattia, le molteplici ferite che l'uomo riceve nella carne e nel cuore, tutto questo diventa, per la piccola creatura, un'occasione per lasciarsi prendere più intensamente dalla vita stessa di Dio. Con questa festa la Chiesa ci invita a ricevere questa sapienza divina, che Maria ha vissuto pienamente presso la Croce: la sofferenza del mondo, follia e scandalo, diventa, nel sangue di Cristo, grido d'amore e seme di gloria per ciascuno di noi.

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                           PERDONO D'ASSISI

Dal mezzogiorno del 1° a tutto il 2 agosto, nelle chiese parrocchiali e francescane, si può acquistare l'Indulgenza plenaria della Porziuncola per sé stessi o per i defunti: Confessione e Comunione, visita alla Chiesa, recita del Padre Nostro, del Credo e di una preghiera secondo le intenzioni del Papa.
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BENVENUTO LEONE XIV



     A Sanremo… parole di un "uomo di pace"

Carissimo Carlo, ho ancora nel cuore il ricordo della Giornata Mondiale dei Bambini, lo scorso maggio, tu eri con noi con il calore umano che ti contraddistingue, in quel bellissimo momento allo Stadio Olimpico con i bambini di tutto il mondo. Sai, la musica è bellezza, la musica è strumento di pace. È una lingua che tutti i popoli, in diversi modi, parlano e raggiunge il cuore di tutti. La musica può aiutare la convivenza dei popoli. Penso, in questo momento, a mia mamma che mi raccontava e mi spiegava alcuni brani di opere liriche facendomi conoscere il senso di armonia e i messaggi che la musica può donare. Pensando al tuo invito penso direttamente a tanti bambini che non possono cantare, non possono cantare la vita, e piangono e soffrono per le tante ingiustizie del mondo, per le tante guerre, le situazioni di conflitto. Le guerre distruggono i bambini. Non dimentichiamo mai che la guerra è sempre una sconfitta. Questo è quello che desidero di più, vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi e dire con la vita, la musica e il canto: la pace è possibile! Oggi tu lo stai facendo e lo stai facendo dire attraverso la musica. Cercate di vivere delle belle serate e rivolgo un saluto a tutti coloro che sono collegati, specialmente le persone che soffrono, e a tutti voi, e che la buona musica possa raggiungere il cuore di tutti. Sai, la musica può aprire il cuore all'armonia, alla gioia dello stare insieme, con un linguaggio comune e di comprensione facendoci impegnare per un mondo più giusto e fraterno. Grazie.

(Testo integrale dell'intervento di Papa Francesco durante la prima serata del Festival di Sanremo, 11 febbraio 2025)

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   Festa della Presentazione al Tempio di Gesù    
                                    Candelora

Trascorsi quaranta giorni dal Natale, la Chiesa ricorda questo evento di luce. La festa è chiamata "Candelora" perché nella celebrazione liturgica si benedicono le candele, simbolo di Cristo luce delle genti, come venne definito da Simeone al Tempio. Secondo un'antica tradizione popolare, dopo la S. Messa le candele benedette venivano portate a casa per essere accese nei momenti di preghiera, in particolare nei giorni di forte pioggia e di avverse condizioni climatiche, che rischiavano di distruggere il raccolto dei campi. Accendere la candela durante i temporali e bruciare l'ulivo benedetto, accompagnati dal suono delle campane, era un gesto di fede: una fede semplice e umile, che chiedeva al Signore di allontanare la tempesta. Passano gli anni, ma non le tempeste della vita. Quando si abbatte il vento di burrasca nella coppia, quando la tempesta dell'incomprensione distrugge i rapporti tra genitori e figli, quando le forti perturbazioni economiche mettono a rischio ogni certezza, quando i nubifragi delle malattie sembrano portarsi via affetti e salute, quando il diluvio delle maldicenze allaga il cuoreaccendiamo quella candela. E la luce di Cristo illuminerà ogni oscurità!
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                         ANNO SANTO 2025
Il GIUBILEO ORDINARIO 2025 che invita a essere "pellegrini di speranza" come indica la Bolla di indizione (Spes non confundit [Rm 5,5] – La speranza non delude) ha avuto inizio con l'apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano il 24 dicembre 2024 e terminerà il 6 gennaio 2026. A livello diocesano l'Anno Santo è aperto in tutto il mondo domenica 29 dicembre 2024 e si concluderà domenica 28 dicembre 2025. «Domenica 29 dicembre – ha ricordato il vescovo Claudio Cipolla nella lettera d'inizio Avvento rivolta alle comunità – come in tutte le Cattedrali del mondo, anche noi apriremo l'Anno Santo perché il Signore, ancora una volta, ci doni la sua grazia, si mostri indulgente e misericordioso nei nostri confronti, ci apra alla conversione dei pensieri, dei sentimenti e dei desideri, facendo di noi dei «pellegrini di speranza». Per disposizione di papa Francesco le Porte Sante saranno solo quelle delle quattro basiliche papali maggiori (San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, San Paolo fuori le Mura) e quella del carcere romano di Rebibbia. Nelle Diocesi ci saranno invece dei "luoghi giubilari", che saranno meta di pellegrinaggio, dove sarà concessa l'Indulgenza giubilare secondo le indicazioni indicate da papa Francesco. Si potrà giungere come comunità, gruppi, o singoli pellegrini.

LUOGHI GIUBILARI DIOCESI DI PADOVA: Basilica Cattedrale, Basilica di Santa Giustina, Basilica di Sant'Antonio, Santuario San Leopoldo Mandiç, Chiesa di Santa Sofia, Chiesa degli Eremitani, Oratorio di Pozzoveggiani San Michele Arcangelo. Duomo vecchio e Santuario delle Sette Chiese, Monselice, Abbazia di Praglia, Teolo, Santa Maria delle Carceri, Carceri, Chiesa di Santa Croce, Campese, Sant'Antonio di Padova all'Arcella, Padova, Chiesa del Corpus Domini, Padova, Annunciazione della Beata Vergine, Tresto di Ospedaletto Euganeo, Beata Vergine Assunta, Monteortone, Beata Vergine dell'Angelo, Piovene, Beata Vergine del Caravaggio, San Vito di Valdobbiadene, Beata Vergine del Covolo, Crespano del Grappa, Beata Vergine della Misericordia, Terrassa Padovana, Beata Vergine delle Grazie, Villafranca Padovana, Beata Vergine del Pedancino, Cismon del Grappa, Beata Vergine di Tessara, Santa Maria di Non, Madonna del Carmine, Padova, Madonna dell'Olmo, Thiene, Madonna Pellegrina, Padova, Santa Maria delle Grazie, Este, Santa Maria delle Grazie, Piove di Sacco, Cucine Economiche Popolari Fondazione Nervo Pasini, Padova, Opera della Provvidenza Sant'Antonio, Sarmeola di Rubano, Tempio nazionale Internato ignoto, Padova, Sacello Ossario Cima Grappa, Crespano del Grappa, Tempio del Donatore, Valdobbiadene.

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                   "TE DEUM LAUDAMUS"

Inno di ringraziamento per l'Anno trascorso

Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore.

O eterno Padre, tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli e tutte le potenze dei cieli:

Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo.

I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

Ti acclama il coro degli apostoli e la candida schiera dei martiri; le voci dei profeti si uniscono nella lode;

la santa Chiesa proclama la tua gloria, adora il tuo unico Figlio e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, eterno Figlio del Padre,

tu nascesti dalla Vergine Madre per la salvezza dell'uomo.

Vincitore della morte,

hai aperto ai credenti il regno dei cieli.

Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre.

Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, che hai redento

col tuo Sangue prezioso.

Accoglici nella tua gloria nell'assemblea dei santi.

Salva il tuo popolo, Signore, guida e proteggi i tuoi figli.

Ogni giorno ti benediciamo,

lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, di custodirci senza peccato.

Sia sempre con noi la tua misericordia:

in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, pietà di noi.

Tu sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno.
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          GIORNATA MONDIALE DEI POVERI

Si celebrerà questa domenica l'ottava edizione della Giornata Mondiale dei Poveri. L'iniziativa, proposta per la prima volta nel 2017, è stata voluta fortemente da Papa Francesco per sollecitare la Chiesa a "uscire" dalle proprie mura per incontrare la povertà nelle molteplici accezioni in cui essa si manifesta nel mondo di oggi. Quest'anno, in vista dell'inizio del Giubileo Ordinario 2025, il Santo Padre ha scelto come motto il passo del Libro del Siracide: «La preghiera del povero sale fino a Dio» (cfr. Sir 21,5). Questa espressione, che proviene dall'antico autore sacro Ben Sira, diventa immediata e facilmente comprensibile. Il Papa ribadisce che i poveri hanno un posto privilegiato nel cuore di Dio, che è attento e vicino a ognuno di loro. Dio ascolta la preghiera dei poveri e, davanti alla sofferenza, diventa "impaziente" fino a quando non ha reso loro giustizia. In questa domenica, nel nostro Vicariato dei Colli, si raccolgono le offerte a favore della CARITAS.
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        GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

«Andate e invitate al banchetto tutti» è il versetto dal quale trae spunto Papa Francesco per il messaggio in vista della Giornata Missionaria Mondiale che celebreremo questa domenica. Il Papa ci invita a rinnovare il dinamismo missionario di ogni battezzato e ci spinge nuovamente ad essere una "Chiesa in uscita" per rendere accessibile a tutti la possibilità di partecipare al grande banchetto per tutti i popoli annunciato dal profeta Isaia: «Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati» (Isaia 25,6). Essere missionari nella nostra realtà di oggi significa andare ai crocicchi delle strade del mondo di oggi, disponibili ad incontrare ogni tipo di persone e le più svariate situazioni di vita, per portare una parola di accoglienza, di solidarietà e di speranza; con compassione e tenerezza, che riflettono il modo di essere e di agire di Dio.

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     Vieni e seguimi… e avrai un tesoro in cielo

«La fede è la parte principale, la più intima di me stesso. Potrei dire qualsiasi cosa su di me, ma se non dicessi che ho fede è come se non dicessi niente. Sono credente e spesso magari mi viene anche chiesto come si fa a credere nonostante una malattia genetica così rara. Per me, però, Dio è così grande, cioè una realtà talmente oltre ogni portata, che veramente ogni cosa scompare, perché credo che Dio mi ha dato una vita, mi ha dato una famiglia, mi ha dato degli amici, mi ha dato un mondo dove stare e queste sono tutte cose molto più importanti, molto più grandi di quelle che una malattia può togliere. Della fede cristiana mi piace proprio questo: il fatto che tutti noi fedeli dovremmo cercare di assomigliare a Dio, tenendo però conto che Lui ci ha reso il compito facile, perché è Lui che ha voluto assomigliare tantissimo a noi, ha condiviso ogni cosa con noi: dalla festa, al dolore, alla morte».

(Sammy Basso - 5 ottobre 2024)

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Mercoledì 2 ottobre
                         FESTA DEI NONNI

I nonni sono il tesoro della famiglia, sono gli angeli custodi. Abbiate cura dei nonni, amateli e fateli parlare con i bambini. Hanno tanto da raccontare, tanto da insegnare, tanto da donare. Stiamo sempre vicini ai nostri nonni e alle nostre nonne, anche a quelli che sono in Paradiso. Non dimentichiamoci mai di loro. Buona festa!
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   MAGGIO CON MARIA, REGINA DELLA PACE

Mercoledì 1° Maggio inizia il mese dedicato alla Beata Vergine Maria. È importante mantenere la tradizione del Fioretto nei Capitelli delle vie, invitando anche i nostri piccoli a partecipare. Con Maria, supplichiamo il Signore: donaci la pace! Pace nei nostri cuori, pace nelle nostre famiglie, pace nel mondo intero! La preghiera semplice del Rosario, che sgorga fiduciosa dal nostro cuore, contiene il profondo messaggio del Vangelo: "Sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza" (Gv 10,10). Ci sentiamo personalmente chiamati a pregare insieme per il dono della pace. Ci ritroveremo ogni Lunedì di Maggio alle ore 16.30 in Chiesa a Bastia (attesi in particolare i ragazzi del catechismo).Presso i Capitelli è assicurata la recita del Rosario e in ogni Chiesa troverete una locandina con indicate le zone della nostra Unità Pastorale. Concluderemo il mese Mariano, giovedì 30 maggio nella Chiesetta di Lovolo con la processione e la S. Messa.
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                     GIORNATA MONDIALE
            DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

La Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni
intende cogliere l'invito di Papa Francesco a creare ambienti adeguati nei quali sperimentare il miracolo di una nuova nascita: «in tutte le nostre istituzioni dobbiamo sviluppare e potenziare molto di più la nostra capacità di accoglienza cordiale, le comunità come la parrocchia e la scuola dovrebbero offrire percorsi di amore gratuito e promozione, di affermazione e di crescita. Quanto sradicamento! Se i giovani sono cresciuti in un mondo di ceneri, non è facile per loro sostenere il fuoco di grandi desideri e progetti. Se sono cresciuti in un deserto vuoto di significato, come potranno aver voglia di sacrificarsi per seminare? L'esperienza di discontinuità, di sradicamento e la caduta delle certezze di base, favorita dall'odierna cultura mediatica, provocano quella sensazione di orfanezza alla quale dobbiamo rispondere creando spazi fraterni e attraenti dove si viva con un senso. Fare 'casa' è imparare a sentirsi uniti agli altri al di là di vincoli utilitaristici e funzionali, uniti in modo da sentire la vita un po' più umana. Creare casa è permettere che la profezia prenda corpo e renda le nostre ore e i nostri giorni meno inospitali, meno indifferenti e anonimi. È creare legami che si costruiscono con gesti semplici, quotidiani e che tutti possiamo compiere. Così si attua il miracolo di sperimentare che qui si nasce di nuovo perché sentiamo efficace la carezza di Dio che ci rende possibile sognare il mondo più umano e, perciò, più divino» (Cf. Francesco, Christus vivit, 216-217).
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                                  Sei Risorto!

Non sei più presente in quel luogo preparato per i morti. Sei risorto! La morte non ti tiene in suo potere, non ha distrutto le tue parole e non ti ha impedito di parlare ancora, non ha paralizzato per sempre le tue mani e i tuoi occhi. Tu sei vivo e continui a camminare davanti: i discepoli devono seguirti ancora, ricominciando dalla Galilea. Quanto avevano imparato da te là, nei dintorni del lago e sul lago stesso, è tutto valido, non deve andar perduto. I discepoli riprenderanno a camminare, a parlare, a prendere per mano i malati, a parlare alle folle: tu, risorto, sarai con loro. Gesù, le donne, tanto coraggiose da accompagnarti al Calvario, ora sono spaventate, e tacciono. Il loro silenzio stupito continua nella vita di coloro che ti amano e credono in te. Prima di parlare anch'io "sto in silenzio, non apro bocca", attendendo che tu agisca. Ti seguirò in Galilea, Gesù, là dove gli uomini hanno bisogno di Dio. Là sei tu, prima di me.
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                       RIPARTIAMO DA CANA
É il titolo del testo che traccia le piste operative per il cammino della Chiesa di Padova – quello che il vescovo definisce «un nuovo viaggio entusiasmante» – dopo aver raccolto i frutti e le proposte del Sinodo diocesano, conclusosi con le sessioni plenarie lo scorso 17 dicembre 2023 e con la celebrazione di conclusione domenica 25 febbraio 2024. Un volume di 96 pagine denso e ricco che recupera lo stile e la modalità sinodale sperimentati in questi tre anni di Sinodo, ne rilancia l'efficacia e l'opportunità del metodo e segnala alcune piste attuative per le indicazioni giunte dal Sinodo e ulteriori proposte di indirizzo del Vescovo. a conclusione del Sinodo è, di fatto, un nuovo inizio e una ripartenza dalle radici dell'essere cristiani, come evidenzia il titolo e l'icona biblica scelta Ripartiamo da Cana. Nel testo il vescovo Claudio ripercorre e rilancia gli elementi e lo stile che hanno attraversato il Sinodo diocesano per arrivare a tratteggiare e coltivare «gli atteggiamenti e le condizioni per favorire una nuova forma di Chiesa», in un tempo segnato da una minore partecipazione e da forme di disaffezione verso la proposta cristiana, ma in cui è ancora forte, la richiesta di spiritualità dei giovani e degli adulti.
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Candelora, la Festa della Luce

Trascorsi quaranta giorni dal Natale, la Chiesa ricorda questo evento di luce. La festa è chiamata "Candelora" perché nella celebrazione liturgica si benedicono le candele, simbolo di Cristo luce delle genti, come venne definito da Simeone al Tempio. Secondo un'antica tradizione popolare, dopo la S. Messa le candele benedette venivano portate a casa per essere accese nei momenti di preghiera, in particolare nei giorni di forte pioggia e di avverse condizioni climatiche, che rischiavano di distruggere il raccolto dei campi. Passano gli anni, ma non le tempeste della vita! Quando si abbatte il vento di burrasca nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, nel mondo; quando ci sembra che le tenebre siano più forti della luce, accendiamo sempre quella candela e la luce di Cristo rischiarerà il nostro cuore.

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Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.

O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell'anima.

Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.

Sii luce all'intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.

Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.

Luce d'eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore.

Sia gloria a Dio Padre,
al Figlio, che è risorto dai morti
e allo Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli.

Amen.
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PREGHIERA PER LA DEPOSIZIONE DEL BAMBINO GESU' NEL PRESEPIO DI FAMIGLIA

O Gesù, che ti sei fatto bambino per venire a cercare e chiamare per nome ciascuno di noi, tu che vieni ogni giorno e che vieni a noi in questa notte, donaci di aprirti il nostro cuore.

Noi vogliamo consegnarti la nostra vita, il racconto della nostra storia personale, perché tu lo illumini, perché tu ci scopra il senso ultimo di ogni sofferenza, dolore, pianto, oscurità.

Fa' che la luce della tua notte illumini e riscaldi i nostri cuori, donaci di contemplarti con Maria e Giuseppe, dona pace alle nostre case, alle nostre famiglie, al mondo intero. Amen.
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PREGHIERA PER CHIEDERE LA PIOGGIA

"Dio, nostro Padre, Signore del cielo e della terra, tu sei per noi esistenza, energia e vita. Tu hai creato l'uomo a tua immagine perché con il suo lavoro faccia fruttificare le ricchezze della terra collaborando così alla tua creazione. Siamo consapevoli della nostra miseria e debolezza: nulla possiamo senza di te. Tu, Padre buono, che su tutti fai brillare il tuo sole e cadere la pioggia, abbi compassione di quanti soffrono duramente per la siccità che ci ha colpito in questi giorni. Ascolta con bontà le preghiere a te rivolte fiduciosamente dalla tua Chiesa, come esaudisti le suppliche del profeta Elia,che intercedeva in favore del tuo popolo. Fa' scendere dal cielo sopra la terra arida la pioggia sospirata, perché rinascano i frutti e sianosalvi uomini e animali. Che la pioggia sia per noi il segno della tua grazia e benedizione".

(Papa Paolo VI, 1976)

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             Preghiera alla B.V. Maria di Lourdes

A te, Vergine di Lourdes, al Tuo Cuore di Madre che consola, ci rivolgiamo in preghiera. Tu, Salute degli Infermi, soccorrici e intercedi per noi. Madre della Chiesa, guida e sostieni gli operatori sanitari e pastorali, i sacerdoti, le anime consacrate e tutti coloro che assistono i malati. Madre dell'Amore, facci discepoli del Tuo Figlio, il Buon Samaritano, affinché tutta la nostra vita diventi in Lui servizio d'amore e sacrificio di salvezza. Amen.
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Le tre Comunità Parrocchiali 

Santa Maria della Neve - Bastia
Martedì ore 18.30 S. Messa
Mercoledì ore 18.30 S. Messa
Giovedì ore 17.30 Adorazione
                                  Eucaristica 
                ore 18.30 S. Messa 
Sabato ore 17.15 Confessioni 
               ore 18.00 S. Messa prefestiva 
Domenica ore 10.30 S. Messa 
                    ore 18.00 S. Messa 
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San Giovanni Battista - Carbonara
Venerdì ore 17.30 Adorazione
                        Eucaristica e Confessioni
                 ore 18.30 S. Messa 

Domenica ore 
7.30 S. Messa
                    ore
10.30 S. Messa 
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San Giorgio martire - Rovolon
Martedì ore 17.00 S. Messa e
                                   Confessioni 

Domenica ore 9.00 S. Messa